Radicali liberi, perché fanno male?

Esperti di salute e benessere parlano sempre più spesso di “radicali liberi”, “stress ossidativo” e “antiossidanti”. Ma cosa significano davvero questi termini? E perché è importante conoscerli?

Facciamo chiarezza su cosa sono i radicali liberi, in che modo influiscono sul nostro organismo e quali strategie, a partire da una corretta idratazione, possono aiutarci a limitarne gli effetti.

Cosa sono i radicali liberi?

I radicali liberi sono molecole instabili che, per raggiungere la stabilità, tendono ad attaccare le cellule sane con cui entrano in contatto, sottraendo loro elettroni.

Quando i radicali liberi diventano troppo numerosi, l’organismo non riesce più a tenerli sotto controllo e si genera uno squilibrio noto come stress ossidativo.

Lo stress ossidativo è la condizione in cui i radicali liberi iniziano ad accumularsi e a colpire cellule, proteine e DNA. Col tempo, questo può indebolire i tessuti e favorire l’invecchiamento e l’insorgere di diverse malattie e problemi di salute.

Sottolineiamo che il corpo umano produce naturalmente radicali liberi durante diversi processi fisiologici, come la respirazione cellulare e la risposta immunitaria. In condizioni normali l’organismo è in grado di gestirli grazie a meccanismi di difesa interni, come gli enzimi antiossidanti. Tuttavia, quando la loro produzione aumenta in modo eccessivo, o le difese antiossidanti si riducono, si crea uno squilibrio tale che può compromettere il normale funzionamento cellulare.

Le principali fonti di radicali liberi

Oltre ai processi fisiologici interni, esistono numerosi fattori esterni che possono aumentare la produzione di radicali liberi:

  1. Esposizione prolungata ai raggi UV
  2. Inquinamento atmosferico
  3. Fumo di sigaretta
  4. Alcol
  5. Dieta squilibrata (soprattutto se ricca di grassi saturi e zuccheri)
  6. Stress psicofisico cronico
  7. Attività fisica molto intensa e non bilanciata da un adeguato recupero
  8. Sedentarietà

 

Nel tempo, questi fattori possono contribuire a un’infiammazione cronica e a un invecchiamento cellulare accelerato.

Perché lo stress ossidativo è un problema?

Quando lo stress ossidativo supera le capacità difensive dell’organismo, i radicali liberi iniziano a colpire strutture fondamentali delle cellule: le membrane, le proteine e persino il DNA. Questo può causare danni a lungo termine, favorendo l’insorgenza di:

 

Non si tratta quindi di un fenomeno marginale, ma di un meccanismo che influisce in modo concreto sul benessere generale e sulla prevenzione a lungo termine.

Il ruolo della prevenzione: stile di vita e alimentazione

Per contrastare l’eccesso di radicali liberi è fondamentale intervenire su più fronti. Uno stile di vita equilibrato, che includa una dieta ricca di alimenti antiossidanti, un riposo adeguato, la riduzione dello stress e una regolare attività fisica, è alla base di un buon equilibrio ossidativo.

Gli ANTIOSSIDANTI sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi, bloccandone l’azione dannosa. Ne esistono di diversi tipi, e molti di essi si trovano negli alimenti:

  • – Vitamina C: agrumi, kiwi, fragole, peperoni
  • – Vitamina E: frutta secca, semi, oli vegetali
  • – Beta-carotene: carote, zucca, patate dolci
  • – Polifenoli e flavonoidi: tè verde, frutti di bosco, cacao, vino rosso

 

Tuttavia, c’è un altro elemento spesso sottovalutato ma altrettanto centrale nella strategia anti-radicali liberi: l’idratazione.

L’idratazione come antiossidante

L’acqua svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio interno dell’organismo. Una buona idratazione favorisce:

  • L’eliminazione delle tossine attraverso reni e sudore
  • Il corretto funzionamento delle cellule
  • La regolazione della temperatura corporea
  • Il trasporto dei nutrienti

Soprattutto, una buona idratazione contribuisce al corretto funzionamento dei meccanismi antiossidanti naturali. Quando l’organismo è disidratato, la capacità di contrastare lo stress ossidativo si riduce, e i radicali liberi trovano terreno più fertile per danneggiare i tessuti.

Una corretta idratazione quotidiana aiuta quindi non solo a “depurare” il corpo, ma anche a mantenerlo in una condizione ottimale per difendersi dagli attacchi ossidativi.

In linea generale, si consiglia di bere almeno 1,5–2 litri di acqua al giorno, ma il fabbisogno varia in base a diversi fattori:

  1. Età
  2. Peso corporeo
  3. Livello di attività fisica
  4. Temperatura e umidità ambientale
  5. Alimentazione

 

Rocchetta è un’acqua oligominerale iposodica, superleggera e attiva, che aiuta a mantenere una buona idratazione e favorisce il naturale drenaggio delle scorie metaboliche, perché, grazie alla sua particolare composizione, entra rapidamente in circolo e viene convogliata velocemente nei reni, stimolando la diuresi e favorendo l’eliminazione delle tossine in eccesso.

Anche il Ministero della Salute ha riconosciuto che “Acqua Rocchetta contribuisce all’idratazione dell’epidermide e ne mantiene la fisiologica rigenerazione cellulare.” (Decreto n. 4415 del 22.11.2022).

In sintesi possiamo dire che i radicali liberi sono parte integrante dei processi vitali del nostro organismo; tuttavia, un loro eccesso può compromettere la salute cellulare e accelerare i fenomeni degenerativi. Per contrastarli in modo efficace è fondamentale agire sulla prevenzione quotidiana, con:

  • Un’alimentazione ricca di antiossidanti
  • Una corretta esposizione al sole
  • La riduzione, o meglio eliminazione, di fumo, alcol e stress
  • Un’idratazione costante

Ridurre l’eccessiva produzione dei radicali e potenziare la barriera antiossidante può aiutare a prevenire e combattere diverse malattie.*

*Fonte: Centro Stress Ossidativo