Purificarsi con la respirazione consapevole

La respirazione consapevole è tra gli strumenti di benessere più semplici e immediati che abbiamo a disposizione. È addirittura capace di stimolare un processo di purificazione. Questo perché quando aggiungiamo alla respirazione la consapevolezza – ossia l’attenzione vigile al respiro – emergono effetti potenti e sorprendenti. Non si tratta solo di migliorare l’apporto di ossigeno, ma di una vera purificazione – o meglio, di detossificazione e riequilibrio del corpo e della mente.

Respirare è un atto naturale, di cui a mala pena ci accorgiamo. Tendenzialmente, un adulto a riposo compie 16-20 respiri al minuto. Parliamo di circa 20.000 respiri inconsapevoli al giorno. Tuttavia, la frenesia della vita moderna, lo stress, le emozioni e la postura possono influenzare il nostro modo di respirare. Imparare a controllare i respiri può dare un beneficio al corpo e alla mente. Con questo articolo cercheremo di conoscere meglio come e perché.

Cos’è la respirazione consapevole?

La respirazione consapevole è una antica pratica orientale, parte integrante dello yoga. Per questo, spesso le tecniche sono indicate con nomi in sanscrito.
In India si parla di “scienza del respiro”. L’energia (o soffio) vitale – il prana – viene controllata grazie a cicli respiratori composti da tre fasi: inspirazione, ritenzione ed espirazione.

Esistono diverse tecniche di respirazione consapevole e possono essere apprese con l’aiuto di un insegnante qualificato. La tecnica base è quella che porta a prestare attenzione al proprio respiro, dal momento in cui entra a quello in cui esce dal corpo.

Attivazione del sistema nervoso parasimpatico

Numerosi studi dimostrano che pratiche di respirazione lenta ed intenzionale stimolano il sistema nervoso parasimpatico, responsabile di diverse funzioni.

Il risultato? Una riduzione del cortisolo, minore infiammazione e una sensazione di calma generalizzata.

Eliminazione delle tossine e gestione dei radicali liberi

Il respiro consapevole – soprattutto se abbinato a tecniche di respirazione profonda – stimola circolazione e metabolismo, migliorando il flusso sanguigno e favorendo la depurazione attraverso polmoni e organi interni.

In particolare una buona respirazione permette di:

  • – ridurre la frequenza cardiaca e abbassare la pressione;
  • – riattivare il sistema linfatico, con effetti positivi su ritenzione dei liquidi e cellulite;
  • – modulare lo stress ossidativo, ovvero la gestione dei radicali liberi.

Pulizia delle vie respiratorie: il ruolo di Kapalabhati

La tecnica del Kapalabhati prevede espirazioni brevi e potenti, seguite da inspirazioni passive, che permettono di ossigenare il corpo e purificare le vie respiratorie e i seni frontali. Questa pratica:

• permette un ricambio d’aria completo nei polmoni;
• contribuisce alla pulizia di seni nasali e bronchi;
• favorisce la stimolazione addominale, con aumento della circolazione e rafforzamento dei muscoli.

Detox mentale: liberare mente e pensieri

Come insegnano lo yoga e la mindfulness, praticare la respirazione consapevole riduce la “ruminazione mentale” e permette di osservare le emozioni senza esserne trascinati.

Bastano 5 minuti di esercizi focalizzati sul respiro per:

  1.  distanziarsi da pensieri e tensioni;
  2. calmare la mente;
  3. migliorare la qualità del sonno e abbassare umore negativo.

Effetto della respirazione consapevole su sistema immunitario e infiammazione

La respirazione consapevole, se costante, migliora funzione immunitaria e modulazione infiammatoria, come avviene nella meditazione mindfulness. Diversi studi collegano pratiche respiratorie alla riduzione di citochine pro-infiammatorie e all’attivazione della telomerasi, enzima legato alla riparazione del DNA.

Equilibrio cardiovascolare e pressione

La respirazione consapevole profonda favorisce una migliore ossigenazione e dilatazione delle arterie, contribuendo a regolare la pressione. Tecniche come 4 7 8, respirazione diaframmatica e coerenza cardiaca dimostrano riduzioni stabili della pressione sanguigna in contesti clinici.

Equilibrio emotivo

La respirazione consapevole è un potente strumento per migliorare la gestione delle emozioni, aumentare la resilienza e ridurre ansia e depressione. Tecniche come pranayama, mindfulness e respirazione diaframmatica favoriscono:
• «affect tolerance» e controllo emotivo;
• capacità di attenzione e flessibilità mentale;
• riduzione dei sintomi ansiosi e depressivi.

Miglioramento del sonno

La respirazione consapevole migliora anche la qualità del sonno; questo perché lo slow breathing:
• riduce i livelli fisiologici dell’agitazione serale
• facilita l’addormentamento
• riduce i risvegli notturni.

La pratica quotidiana per integrare la respirazione consapevole

1. Impostare una breve routine
Basta poco: 5 minuti due volte al giorno, la mattina e prima di dormire, per attivare la purificazione sia fisica sia mentale.

2. Scegliere tecniche adatte
• Respirazione diaframmatica: lenta, profonda, stimola coerenza cardiaca;
• Box breathing (4 4 4 4): inspira, trattieni, rilascia e trattieni per 4’’ ogni volta, questo crea un equilibrio simmetrico tra inspirazione, pausa, espirazione e pausa;
• Kapalabhati: espirazioni forzate per pulire le vie respiratorie;
• Nadi Shodhana: respirazione a narici alterne; purifica i canali energetici e favorisce tranquillità;
• 4 7 8: utile per il rilassamento di fine giornata.

3. Ambiente e postura
Sedersi in posizione comoda, schiena dritta, evitare fonti di distrazione. A volte chiudere gli occhi aiuta la concentrazione.

È importante iniziare con poco e incrementare solo quando ci si sente pronti. Evitare forzature – in particolare in pratiche con ritenzione (kumbhaka) e apnea.

Rocchetta e depurazione

La respirazione consapevole è un atto semplice, ma straordinariamente potente. E le più antiche religioni e filosofie lo sanno da millenni. Oggi, le ricerche scientifiche la indicano come:
1. un catalizzatore di rilassamento e benessere;
2. uno stimolo per la depurazione fisica (polmonare, circolatoria, metabolica);
3. un pilastro per la regolazione emotiva e nervosa;
4. un sostegno alla qualità del sonno e alla resilienza psicofisica.

Acqua Rocchetta è un’esperta di purificazione e detossificazione, perché entra rapidamente in circolo depurando gli spazi intracellulari e, altrettanto rapidamente, viene convogliata nei reni dove favorisce la diuresi eliminando liquidi e tossine in eccesso.

Depurare il corpo in modo naturale ci aiuta a mantenere l’equilibrio e il benessere generale. Bere almeno 2lt al giorno di un’acqua leggera e attiva come Acqua Rocchetta; adottare una dieta sana e praticare attività fisica regolare favoriscono un processo di disintossicazione efficace e duratura.

Scopri la guida completa alla depurazione dell’organismo di Rocchetta.

Fonti:
Vivere.yoga 

Very Well Health 

Harvard Health Publishing 

My personal trainer 

L’arte di respirare, James Nestor.