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Le allergie cutanee della primavera

La maggior parte delle sostanze che scatenano le allergie più comuni, come la rinite e l’asma allergica, sono sensibili ai cambi climatici. Tuttavia, con l’aumento delle temperature non si verificano solo le più comuni allergie respiratorie, ma si possono manifestare anche alcune allergie cutanee.

Le allergie più frequenti tra quelle condizionate dai fattori climatici sono quelle respiratorie come asma, rinite, ma anche congiuntivite ed dermatite atopica.
Questo significa che per le persone allergiche l’inalazione, l’ingestione o il semplice toccare alcune sostanze (“allergeni”) provoca reazioni respiratorie o cutanee.

Quali sono gli allergeni che provocano allergie cutanee?

Gli allergeni più comuni sono gli acari della polvere, i pollini, alcuni alimenti e sostanze chimiche, come il cloro, coloranti, lattice o detergenti.

Gli acari (Dermatophagoides pteronyssynus) sono la causa principale di allergia in Italia, le condizioni ottimali per il loro habitat sono 25°C e umidità relativa 70-80%, ma diventano abbondanti già quando l’umidità relativa interna supera il 65% per alcune settimane e la temperatura supera i 22°C. È per questo che la loro presenza raggiunge il culmine alla fine dell’estate.

A causa dell’aumento costante della temperatura del pianeta ci saranno estati sempre più lunghe, che porteranno una maggiore quantità di acari nelle nostre case e più persone che soffrono di allergie respiratorie e cutanee, come rinite, asma ed eczema.

«Molte persone, soprattutto in età lavorativa, trascorrono tantissime ore in luoghi chiusi, ciò le espone ai danni ambientali dell’aria forzata, con numerosi inquinanti, in primo luogo il fumo passivo e il clima caldo-umido delle abitazioni, delle scuole e dei luoghi di lavoro, che favorisce la crescita degli acari e di funghi nell’aria forzata. Questo scenario sicuramente contribuirà all’aumento della incidenza e della prevalenza di patologie respiratorie croniche, come l’asma, e all’incremento della loro evoluzione verso forme persistenti, gravi ed invalidanti».*

Come si manifestano le allergie cutanee?

Oltre alle più frequenti e riconoscibili reazioni allergiche, quali congestione nasale e congiuntivite, si segnalano anche i disturbi della pelle, come prurito, gonfiore, bruciore, eruzioni cutanee, screpolature, vesciche e simili.

Le allergie cutanee più frequenti sono le dermatiti, l’orticaria e l’angioedema. Alcune allergie possono persino causare delle vere e proprie lesioni cutanee.

Il prurito caratterizza anche l’orticaria, che viene diagnostica per la presenza a livello cutaneo del pomfo, una lesione rilevata, molto pruriginosa, causata dalla vasodilatazione del derma, e che tende a comparire improvvisamente.

Il pomfo può durare un tempo variabile di alcune ore o giorni e poi scomparire. Sono numerosi i fattori che possono scatenare l’orticaria, tra cui allergie, infezioni, punture di insetto, farmaci, fattori fisici e ambientali, ecc., che infine stimolano il rilascio di istamina, un mediatore vasoattivo.

Come si trattano le allergie cutanee?

Per la cura delle reazioni allergiche della pelle si possono impiegare oli protettivi, trattamenti dermatologici e sistemici come antistaminici. È importante che i soggetti allergici prestino estrema cura al benessere della loro pelle, cercando di fornire la massima idratazione.

L’acqua gioca quindi un ruolo molto importante non solo per gli organi interni, ma anche per il benessere della pelle favorendo una maggiore resistenza ai traumi e alle infezioni cutanee.
Acqua Rocchetta, con i suoi oligoelementi, aiuta a depurare l’organismo e contribuisce dall’interno a preservare l’idratazione della pelle.

*Fonte: SIDeMaST