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Calcoli renali: acque minerali di diversa composizione possono avere impatti diversi sui pazienti?

I calcoli renali sono dovuti alla presenza di piccole aggregazioni di sali minerali, dalla consistenza dura, che si formano nel tratto urinario, più diffusamente nei reni.

In alcuni casi i calcoli sono asintomatici e vengono scoperti casualmente. Altre volte, invece, un dolore acuto e violento ne segnala la presenza.

La predisposizione genetica è una causa accertata di calcolosi, ma è comprovato che la produzione di calcoli sia dovuta anche ad altri fattori, quali:

  • acidità delle urine
  • disidratazione
  • assunzione di poca acqua
  • iperparatiroidismo
  • età e sesso (sono più a rischio gli uomini tra i 20 e i 40 anni)
  • infezioni croniche delle vie urinarie
  • il clima, infatti con il caldo si registra una maggiore perdita di acqua che, se non prontamente reintegrata, aumenta la concentrazione delle urine e la conseguente formazione di renella e calcoli.

Per prevenire la formazione dei calcoli renali è importante mantenere idratato l’organismo attraverso l’assunzione di un’adeguata quantità di acqua, in questo modo le sostanze presenti nelle urine vengono meglio diluite con minori probabilità di una loro aggregazione.

Gli esperti (e i pazienti che ne hanno avuto esperienza) sanno bene dunque che la quantità di urine prodotte è un fattore di rischio nella formazione di calcoli renali.

Invece quale ruolo abbia la composizione minerale dell’acqua assunta sulla formazione di calcoli è un fatto ancora in fase di discussione.

C’è uno studio* però – condotto dal Dipartimento di Urologia dell’Ospedale Maggiore di Milano – interessante e utile per approfondire questo argomento; tale studio ha analizzato i cambiamenti nella portata di flusso di urine e nell’eliminazione di elettroliti dopo la somministrazione di acque contenenti differenti minerali (Acqua Rocchetta ed un’altra acqua di controllo).

 Ai pazienti sottoposti allo studio sono state somministrate alte dosi di acqua, composta da una certa quantità di componenti minerali, l’acqua è stata poi rapidamente assorbita nel sangue dal tratto gastrointestinale. Attraverso il processo di osmosi, l’acqua è passata sia nel comparto extracellulare che in quello intracellulare, riducendo la concentrazione osmotica di entrambi i reparti allo stesso livello.

Lo studio ha dimostrato che l’aumento della diuresi indotto dall’acqua minerale Rocchetta è risultato essere maggiore di quello indotto dall’acqua di controllo. L’aumento dell’eliminazione di urea era maggiore per l’acqua Rocchetta che per l’acqua di controllo, mentre l’aumento dell’escrezione di calcio e magnesio non era diverso nonostante il contenuto di calcio più elevato presente nell’acqua Rocchetta.

In conclusione, per la sua composizione minerale, l’acqua Rocchetta è ben assorbita dal tratto gastrointestinale e diffusa nello spazio intracellulare, aumentando così l’eliminazione di acqua e urea, che rappresenta un elemento di scarto metabolico nel processo di depurazione dei reni attraverso l’urina

 Si può quindi dire che Rocchetta sia un valido aiuto per i pazienti, sempre più numerosi, che soffrono di questo disturbo e necessitano di soluzioni pratiche da adottare nella loro quotidianità per prevenire la comparsa dei calcoli.

 

(* studio: “L’effetto Di Un Carico Idrico Acuto Sull’escrezione Di Acqua Ed Elettroliti Del Formatore Di Calcoli Renali” – A. Trinchieri at all. Dipartimento di Urologia, IRCCS Ospedale Maggiore di Milano.)