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Come si mantiene il benessere urologico?

La SIU (Società Italiana di Urologia) e Rocchetta hanno sottoscritto un innovativo accordo di collaborazione per diffondere una generale cultura del benessere urologico, proponendo comportamenti e stili di vita corretti ed equilibrati che vedano la salute urologica in primo piano.

Allo scopo di prevenire numerose patologie uro-andrologiche, la SIU promuove uno stile di vita con una moderata attività fisica e un controllo del peso corporeo, per evitare l’obesità.

È importante ricordare che avere una vita sana da giovani protegge dal rischio di sviluppare malattie urologiche in età adulta.

Il ruolo dell’attività fisica.

Pe mantenere il benessere urologico gli esperti consigliano di svolgere almeno 30 minuti di attività aerobica al giorno (cammino, jogging, nuoto) allo scopo di:

migliorare la sensibilità all’insulina, ovvero l’ormone che facilita l’acquisizione del glucosio (zucchero) da parte delle cellule;
ridurre la quantità di glucosio che circola nel sangue (glicemia);
• migliorare la funzionalità cardiovascolare;
• favorire la perdita di peso;
• contribuire a normalizzare il livello dei grassi nel sangue (colesterolemia e trigliceridemia);
• aumentare la circolazione sanguigna.

Tutto questo si traduce in un miglioramento dei parametri metabolici e nella riduzione dei fattori di rischio per patologie come l’ipertrofia prostatica, la disfunzione erettile, i tumori a carico della prostata e numerose altre patologie urologiche ed andrologiche.

Quali sport aiutano a tenere in forma la prostata?

L’attività fisica consigliata è aerobica, caratterizzata da bassa intensità e lunga durata. Gli sport di questo tipo agiscono positivamente sia sulla respirazione, sia sulla circolazione e riducono il rischio di ingrossamento della prostata.

Quali sono invece gli sport da evitare?

Per la salute della prostata gli sport più dannosi sono quelli che possono causare sollecitazioni eccessive e traumi nella zona pubica. Quindi si consiglia di evitare/limitare attività come ciclismo, equitazione e arti marziali.

Oltre all’attività fisica, esistono altri comportamenti che aiutano gli uomini a mantenersi in buona salute.

La SIU ha stilato un elenco di 10 regole per fare prevenzione in ambito urologico.

1. Seguire una corretta alimentazione.
Limitare il consumo di grassi animali, birra, insaccati, spezie, pepe, peperoncino, alcolici e caffè. Fanno invece bene i cibi contenenti sostanze antiossidanti quali vitamina A (ad esempio: carote, albicocche, spinaci, broccoli, pomodori), vitamina C (ribes, kiwi, agrumi, fragole, mirtilli, cavolfiori, peperoni), vitamina E (ad esempio: olio d’oliva, oli vegetali, germe di grano), selenio (carne, noci, tuorlo d’uovo), zinco (carni rosse, noci, fegato).

2. Monitorare conformazione e sviluppo dell’apparato genitale nel bambino.
È bene controllare che non vi siano anomalie nello sviluppo dei genitali del bambino. Per esempio, verificare che il proprio neonato abbia i testicoli in sede e il glande scoperto.

3. Effettuare una visita urologica nelle varie fasi della vita.
È consigliato effettuare visite di controllo in pubertà, età adulta e terza età, prendendo esempio dal mondo femminile, perché la prevenzione si fa a tutte le età.

4. Fare attenzione a quante volte si urina e se si avverte bruciore.
L’aumentata frequenza e bruciore nell’urinare possono essere i primi segnali di disturbi a carico della vescica e della prostata. Ogni disturbo persistente nell’urinare deve essere comunque sottoposto all’attenzione del medico.

5. Valutare lo stato di fertilità.
In caso di infertilità di coppia, nel 50% dei casi il problema è correlato al maschio. Può essere quindi opportuno eseguire un esame del liquido seminale in previsione di una gravidanza. Eventuali alterazioni possono mettere in evidenza problemi risolvibili, se affrontati in tempo.

6. Fare attenzione ad eventuali perdite involontarie di urina.
Le perdite involontarie di urina (incontinenza), anche minime, sono un sintomo da non trascurare. Per questo gli specialisti consigliano di rivolgersi al medico, sapendo riferire le circostanze degli episodi di incontinenza urinaria; per esempio, se comparsi sotto sforzo o a riposo.

7. Notare l’eventuale presenza di sangue nelle urine.
Consultate sempre il medico se le urine hanno un colore rosso. Anche un singolo episodio di sangue nelle urine può rappresentare un sintomo precoce di gravi patologie dell’apparato urogenitale.

8. Consultare il medico per eventuali esami del sangue di controllo.
Dopo i 50 anni, può essere opportuno – a giudizio del medico – eseguire almeno una volta l’anno un esame del sangue. In tale occasione, il medico potrebbe richiedere un controllo del psa e/o del testosterone.

Il psa è un marcatore specifico della prostata utile per la diagnosi precoce di infiammazioni o ingrandimento anomalo della prostata. Il testosterone (principale ormone maschile) può orientare la valutazione del medico nel sospetto di disturbi sessuali.

9. Avere una sana vita sessuale.
Cercare di mantenere una vita sessuale sana è un consiglio che vale per tutte le età. Anche nell’età avanzata, avere una regolare attività sessuale può contribuire al mantenimento di un buon equilibrio psico-fisico.

10. Bere con regolarità un’adeguata quantità di acqua.
È consigliabile bere almeno 1,5 litri d’acqua ad intervalli regolari durante tutta la giornata. Bere un’acqua oligominerale, leggera, a basso contenuto di sodio e diuretica, può facilitare la funzionalità renale, consentendo l’eliminazione di scorie e liquidi in eccesso.

Acqua Rocchetta, per le sue peculiari caratteristiche (basso residuo fisso, buon contenuto di bicarbonati e non eccessivamente povera di calcio), viene rapidamente assorbita dall’apparato digerente e convogliata direttamente nei reni, dove favorisce un vero e proprio lavaggio delle vie urinarie.