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Cosa provoca le unghie fragili?

Traumi, infiammazioni ed infezioni possono modificare l’aspetto delle unghie sia delle mani che dei piedi. Pensa che nel 20% della popolazione si evidenziano unghie fragili, in particolare nelle donne di età superiore ai 50 anni!

La fragilità delle unghie è caratterizzata da unghie meno elastiche, che si spezzano facilmente.

La fragilità si può presentare con:
    1. striature e lesioni verticali (onicoressi),
    2. sfaldamento progressivo degli strati più superficiali (onicoschizia lamellina),
    3. friabilità delle unghie.
Cosa provoca unghie fragili?

Le cause possono essere diverse e tra le più frequenti vi è una riduzione dell’idratazione delle unghie indotta dal lavaggio ripetuto delle mani (in questi tempi una necessità inevitabile) o dall’utilizzo di detersivi senza guanti protettivi.

Infatti, il contatto prolungato con l’acqua e l’uso ripetuto di solventi impoveriscono il film idrolipidico della pelle delle mani e la cheratina delle unghie, rendendole più secche e predisposte a spezzarsi.

Più rare sono le malattie infiammatorie che possono colpire le unghie, come la psoriasi ungueale che, specialmente nelle mani, si può presentare con distacco dell’unghia, colorazione arancio-salmone e piccole alterazioni puntiformi della lamina

Le unghie, soprattutto quelle degli alluci degli adulti, possono inoltre essere colpite da infezioni fungine (onicomicosi), in tal caso la lamina ungueale cambia di colore (biancastro/giallo/arancio/marrone), si ispessisce o si svuota.

Spesso si pensa a micosi mentre nella maggior parte dei casi, le unghie dei piedi sono alterate per cause traumatiche (es. traumi meccanici indotti dalle calzature o malformazioni delle dita).

Può capitare che all’origine della fragilità delle unghie ci siano carenze nutrizionali, errate abitudini alimentari o diete drastiche che provocano un deperimento generale dell’organismo.

Questo sintomo si osserva, infatti, in caso di carenze di vitamine (A, E, C e B6) e minerali (ferro, zinco, selenio, rame, fosforo e calcio).

Oltre ai problemi di carattere nutrizionale, le unghie fragili possono dipendere da malattie dermatologiche, quali psoriasi, alopecia areata e lichen planus.

Alterazioni e fragilità ungueali possono verificarsi anche in corso di anemia, allergie, disturbi della tiroide, disturbi dell’alimentazione (anoressia nervosa e bulimia) e trattamenti farmacologici particolarmente debilitanti. Il Fumo ed onicofagia spesso peggiorano la situazione.

Anche l’invecchiamento è una causa comune di fragilità. Senza dimenticare che le unghie fragili possono dipendere anche da una manicure eccessivamente frequente ed aggressiva.

Cosa non fare: diagnosi e trattamenti “fai-da-te”, che potrebbero portare solo a inutile perdita di tempo e dispendio economico.

Cosa fare: consultare un dermatologo ed eventualmente effettuare un esame microscopico o colturale per rilevare l’effettiva presenza di un fungo.

L’idratazione è un fattore importante per la salute delle unghie

L’acqua è, infatti, una componente dell’unghia che contribuisce a mantenerne la giusta flessibilità. Se l’idratazione è inferiore rispetto alla norma, la lamina ungueale appare secca, fragile e friabile.

Per mantenere le unghie idratate è bene:
  • proteggerle dall’esposizione prolungata all’acqua (consigliamo ad es. di utilizzare i guanti quando si lavano i piatti);
  • applicare oli e creme formulate per l’idratazione e la protezione delle unghie;
  • bere acqua durante la giornata e seguire una dieta equilibrata e varia, ricca soprattutto in frutta e verdura fresca di stagione, per assicurare i nutrienti fondamentali, come proteine, minerali e vitamine.

Acqua Rocchetta, grazie alle sue proprietà depurative e al suo basso residuo fisso, contribuisce a preservare l’idratazione della pelle e delle unghie.