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Come prendersi cura della pelle dei neonati

Tutti sanno che la pelle dei neonati è particolarmente delicata e sensibile, per questo spesso, nel tentativo di proteggerla, i neo-genitori rischiano di assumere comportamenti sbagliati, che anziché tutelare la pelle del bambino la mettono a rischio.

Vediamo perché.

Dopo la nascita, la pelle del neonato subisce una serie di cambiamenti necessari all’adattamento alla vita extrauterina e all’ambiente esterno. Sembra che la sua funzione di barriera si completi entro le 2-4 settimane di vita.

Una delle prime e più evidenti manifestazioni del processo adattativo è la desquamazione, che si verifica in tutti i neonati. I bambini post-termine, nati dopo le 40 settimane di gestazione, hanno meno vernice caseosa – la sostanza che ricopre la pelle di tutti i neonati come una sorta di crema protettiva – e una desquamazione notevole.

Durante i primi tre mesi di vita, lo spessore dello strato corneo, ossia lo strato più esterno, diminuisce, mentre lo spessore totale dell’epidermide aumenta.

Per la cura della pelle del neonato è raccomandabile fare il bagno da 2 a 3 volte a settimana per non più di 5-10 minuti con l’uso di un detergente liquido delicato senza sapone. Inoltre, gli esperti consigliano anche l’applicazione di un emolliente dopo il bagno. È bene quindi in questa fase evitare bagni troppo frequenti e prolungati e ridurre al minimo l’esposizione a potenziali irritanti o allergeni, oltre che cambiare spesso il pannolino.

Capita spesso che i genitori facciano il bagno ai loro bambini utilizzando una molteplicità di prodotti. Questa abitudine, oltre che provocare irritazione, può aumentare il rischio di dermatite allergica da contatto.

È stato stimato che, nel primo mese di vita, un neonato venga esposto mediamente a circa 10 prodotti diversi che portano a contatto della cute più di 50 diverse sostanze chimiche. Si dovrebbe insegnare ai genitori che, in questo caso, “meno è meglio” anche per evitare che i neonati vadano incontro ad un aumentato rischio di tossicità da sostanze applicate localmente.

In gran parte ciò è dovuto al maggior rapporto tra superficie e massa corporea, che nei neonati pretermine è ancora più elevato. In particolare, i neonati con disturbi della funzione di barriera cutanea, come nel caso della dermatite atopica, sono a maggior rischio di assorbimento sistemico di prodotti topici.

La pelle dei bambini si presenta più sottile di quella degli adulti di circa il 20%-30%, anche se composta dello stesso numero di strati. Questa costituzione rende la loro pelle particolarmente sensibile e delicata.

Inoltre, le ghiandole sudoripare e sebacee sono poco attive e il film idrolipidico (uno strato protettivo naturale che riveste la pelle, proteggendola dalle aggressioni esterne, costituito da acqua e sebo) è poco rappresentato. Per questo motivo la funzione barriera è minore e la pelle risulta meno resistente, più sensibile agli agenti chimici e fisici, più vulnerabile alla disidratazione e più sensibile ai raggi ultravioletti (UV).

La sensibilità ai raggi UV è ulteriormente amplificata dal fatto che i bambini hanno una minore pigmentazione: le cellule deputate alla produzione di melanina sono presenti in egual numero degli adulti, ma sono meno attive.

Un’altra particolarità della pelle dei bambini è la diversa capacità di termoregolazione, che può essere spiegata da due diversi fattori:

  • -la superficie del loro corpo è relativamente ampia;
  • -le ghiandole sudoripare sono meno attive.

A questo si aggiunge il fatto che la circolazione periferica cutanea è abbastanza lenta nell’adattarsi ai cambiamenti di temperatura attraverso la costrizione o la dilatazione vascolare, poiché il sistema circolatorio non è funzionalmente ancora formato.

Rocchetta è un’acqua idonea per il benessere della pelle, perché il basso residuo fisso ne facilita l’assorbimento, stimolando la diuresi e favorendo un migliore scambio intra ed extra cellulare, che giova all’idratazione e alla salute della pelle.

In quanto acqua minerale naturale, oligominerale, leggera e microbiologicamente pura, Rocchetta ben si adatta alla diluizione del latte in polvere dei neonati, nonché ad essere assunta dai bambini in fase di svezzamento, perché povera di sodio e ben equilibrata.