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È vero che l’idratazione protegge dal dolore fisico?

Circa 1 italiano su 5 soffre quotidianamente di dolore fisico cronico, fatto che inevitabilmente ha delle ripercussioni sulla qualità della vita, influenzando anche i costi dell’assistenza sanitaria.

Questo dato assume particolare importanza per la fascia di popolazione più anziana che è maggiormente soggetta ai dolori fisici e che beneficerebbe degli effetti positivi, proprio sul dolore, di una corretta idratazione. Sembrerà paradossale, ma è proprio con l’avanzare dell’età che si tende a percepire meno il senso di sete e dunque a bere meno, andando incontro alle conseguenze della disidratazione.

È importante sensibilizzare anche coloro che soffrono di malattie croniche come ad esempio l’emicrania, per la quale una corretta idratazione può essere di grande aiuto (come affermavamo in questo articolo).

Infatti, con la perdita di liquidi e minerali del sangue (effetto della disidratazione) si verifica uno sbilanciamento di liquidi che può provocare il mal di testa.

Bere acqua in abbondanza contribuisce a ridurre la percezione del dolore, non solo quello da mal di testa, ma anche quello riconducibile a problemi digestivi, muscolari ed osteoarticolari.

Uno studio dimostra che l’idratazione è un’alleata contro il dolore.

Una recente ricerca condotta da un gruppo di ricercatori neozelandesi dell’università di Massey ha confermato che bere poco ci può rendere più sensibili al dolore. Lo Studio ha coinvolto un gruppo di volontari nel cosi detto “Cold Pressure Test” (test dello stimolo del freddo), che consiste nel sottoporre i partecipanti alla pressione fredda sui piedi finché il dolore non diventa intollerabile.

Le persone sono state sottoposte a questo test in due fasi: da idratate e da disidratate.
Confrontando il tempo di sopportazione durante le due fasi è risultato che quando i soggetti erano fortemente disidratati percepivano il dolore il 40% in più rispetto a quando erano ben idratati.

Sorprende che gli effetti negativi siano stati riscontrati già in presenza di una lieve disidratazione, che porta ad un aumento del 20% della sensibilità del dolore.

Durante il test il corpo risponde allo stimolo regolando, come reazione, la temperatura corporea. Se l’organismo è ben idratato, il sistema di termoregolazione è più efficiente, il che permette, attraverso la stimolazione del sistema nervoso simpatico e l’aumento della produzione di endorfine (che provoca un effetto analgesico), di adattarsi con maggior facilità e velocità alle nuove condizioni ambientali.

Questo spiega come mai l’idratazione del corpo influisca sulla percezione del dolore.
Per prevenire la disidratazione è dunque importante bere la giusta quantità di acqua, anche se non si avverte il senso della sete. Acqua Rocchetta, con i suoi oligoelementi, aiuta a preservare l’idratazione del nostro organismo.