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Come prevenire e curare le macchie della pelle provocate dal sole?

Quando le macchie della pelle sono conseguenza di un’esposizione prolungata e incontrollata alle radiazioni solari si parla di lentigo solari. Queste macchie appaiono nelle zone maggiormente esposte alle radiazioni UV (viso, decolté, braccia e dorso delle mani). A provocarle sono sia le radiazioni del sole, che quelle delle lampade abbronzanti.

Cosa sono le macchie della pelle?

Le «discromie» o «macchie della pelle» indicano una modificazione circoscritta o diffusa del normale colorito cutaneo. Il colore della cute dipende soprattutto da un pigmento chiamato melanina, che è responsabile dei cinque colori base della pelle e dei capelli: nero, bruno, rosso, giallo, bianco (assenza di melanina).

Che aspetto hanno le macchie della pelle provocate dal sole?

Le iperpigmentazioni cutanee sono provocate da un’aumentata produzione di melanina, delle cellule (melanociti) che la producono, o da entrambi i fattori. Ne esistono di diversi tipi, ma quelle a cui in genere ci si riferisce quando si parla di macchie cutanee sono il melasma e, appunto, le lentigo solari.

Oltre ad aumentare con l’avanzare dell’età, le macchie solari compaiono in particolar modo su chi ha un fototipo chiaro (I e II) e quindi una pelle più delicata.

Quali sono i fattori scatenanti?

Le cause delle ipermelanosi possono essere sia di natura genetica che ambientale. I fattori scatenanti più frequenti sono:

  1. l’esposizione ai raggi ultravioletti;
  2. l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti o fototossici;
  3. l’applicazione di cosmetici, profumi o cerette che generano in soggetti predisposti una iperpigmentazione post-infiammatoria;
  4. fattori ormonali, in particolare gli ormoni estrogeni e soprattutto il progesterone o disfunzioni di natura metabolica.

Ed è proprio in gravidanza e nel corso di terapie ormonali che l’ipermelanosi colpisce più frequentemente le donne, in tal caso si parla di «Melasma gravidico» o «Cloasma».

Come si possono contrastare le macchie della pelle?

Tanto più va in profondità nella cute la macchia, tanto maggiore sarà la difficoltà a eliminarla.

Per evitare la formazione di nuove macchie sono fondamentali alcuni accorgimenti, a partire dalla protezione della pelle dai raggi solari.

La complessità delle cause delle macchie della pelle implica la necessità di eseguire una corretta diagnosi, in quanto solo determinando la causa specifica si può intraprendere la cura più adeguata ed efficace.

Fondamentale per questo è la visita dermatologica, lo specialista, infatti, dopo un attento esame clinico delle lesioni dovrà individuare la profondità della disposizione del pigmento. Di solito le «macchie marroni o nere» presentano l’accumulo più superficialmente, cioè a livello dell’epidermide, mentre le «macchie grigio bluastre» sono dovute ad una disposizione più profonda del pigmento a livello del derma.

Il trattamento delle macchie cutanee è assolutamente legato all’adozione di misure preventive atte ad evitarne la comparsa o la loro accentuazione. Ecco perché applicare regolarmente e correttamente le protezioni solari e fare prevenzione sono pratiche fondamentali.

Quali sono i trattamenti possibili?

Al giorno d’oggi esistono diverse soluzioni per schiarire le macchie della pelle.

Il peeling chimico invece è un trattamento che consiste nell’applicazione di una o più sostanze chimiche che progressivamente schiariscono la lesione attraverso un’esfoliazione più o meno marcata degli strati superficiali della pelle con stimolazione anche della componente dermica e un miglioramento generale della cute.

La crioterapia utilizza azoto liquido o protossido di azoto a temperature bassissime per creare un danno epidermico a livello della lesione, provocando la formazione di bolle che dopo alcuni giorni vengono eliminate portando via anche la macchia. In questo caso però vi può essere il rischio di esiti ipo-/ iper-pigmentari.

La diatermocoagulazione a radiofrequenza è uno strumento elettrico che emana microonde ad alta frequenza, capaci di bruciare la pelle. Quando viene trattata la lesione, la parte superficiale della cute viene eliminata e con essa anche la macchia.

Esiste poi la terapia laser, sicuramente più selettiva, il cui bersaglio è il pigmento melanina. È un trattamento indicato in tutte le ipermelanosi epidermiche con minor rischio di esiti post-trattamento.

La luce pulsata infine è una nuova tecnologia molto selettiva, che si differenzia dalla luce laser, poiché si tratta di una luce non coerente con lunghezza d’onda variabile tra 515 a 1200 nm, quindi adattabile al bersaglio. Il trattamento richiede comunque sedute multiple.

Infine, si rivela molto utile l’applicazione costante di prodotti ad uso topico – come ad esempio creme, maschere, sieri etc. con effetto schiarente che contengano idrochinone, acido retinoico, acido cogico, azelaico, fitico etc. … ed altre sostanze che possono essere prescritte dallo specialista in base all’indicazione specifica.

Non va dimenticato che mantenere la pelle sana e idratata contribuisce al suo benessere, per questo è importante anche il ruolo dell’acqua.

Acqua Rocchetta, grazie alle sue proprietà depurative ed ai suoi oligoelementi, entra rapidamente in circolo nell’organismo, penetrando anche all’interno dei tessuti a vantaggio del benessere e dell’elasticità della pelle.

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