Sai che i sintomi delle malattie renali nelle donne sono diversi e più sfumati rispetto agli uomini?
I reni svolgono una funzione essenziale per il nostro organismo: filtrano il sangue, eliminano le tossine, regolano la pressione arteriosa e mantengono l’equilibrio idrosalino. Tuttavia, quando qualcosa non funziona, i segnali non sono sempre immediatamente evidenti; riconoscerli e adottare strategie di prevenzione efficaci è fondamentale per mantenere i reni in salute nel lungo periodo.
Malattie renali
Le malattie renali croniche (CKD – Chronic Kidney Disease) sono condizioni che alterano l’anatomia e la funzione dei reni e colpiscono milioni di persone nel mondo, ma in molti casi sono sottovalutate o diagnosticate tardi. Si stima che una persona su dieci possa soffrirne.
In Italia, secondo i dati della Società Italiana di Nefrologia, circa il 10% delle donne sopra i 50 anni presenta un qualche grado di disfunzione renale.
LE CAUSE SONO DIVERSE: batteri, virus, malattie autoimmuni, ipertensione, diabete, infezioni urinarie ricorrenti, predisposizione genetica, ma anche cattive abitudini alimentari, disidratazione cronica e un uso prolungato di farmaci come antidolorifici o antibiotici.
Il corpo femminile e i reni
Il corpo delle donne attraversa fasi fisiologiche specifiche — mestruazioni, gravidanza, menopausa — che comportano cambiamenti ormonali e metabolici con impatto anche sulla salute renale.
Per esempio, durante la gravidanza, i reni lavorano con maggiore intensità e alcune condizioni come la gestosi o l’ipertensione gestazionale possono aumentare il rischio di danni renali.
Uno studio condotto dai ricercatori della Mayo Clinic (Rochester) e pubblicato sull’American Journal of Kidney Diseases, mostra che rispetto alle donne non incinte, le donne in gravidanza hanno un rischio più alto di sviluppare i sintomi dovuti alla presenza di uno o più calcoli nelle vie urinarie. Scopri di più
Aggiungiamo che la maggiore predisposizione femminile a infezioni urinarie può rappresentare un fattore di rischio, perché, se trascurate, le infezioni possono estendersi ai reni e causare una pielonefrite, patologia acuta che in alcuni casi può lasciare strascichi cronici.
Sintomi specifici di malattie renali nelle donne
Sempre più studi confermano che le donne sono colpite in modo diverso dalle patologie renali e che le fasi della vita femminile incidono direttamente sulla funzionalità renale. Tuttavia, uno degli ostacoli principali alla diagnosi precoce delle malattie renali nelle donne è la scarsità o vaghezza dei sintomi, ma alcuni segnali possono essere più evidenti o manifestarsi in modo diverso rispetto agli uomini:
- – Stanchezza cronica e senso di affaticamento anche dopo riposo
- – Gonfiore alle gambe, alle caviglie o al volto, soprattutto al risveglio
- – Minzione frequente o, al contrario, ridotta produzione di urina
- – Urine schiumose, torbide o con tracce di sangue
- – Dolore o bruciore durante la minzione, spesso legato a infezioni
- – Mal di schiena persistente, localizzato nella zona lombare
- – Alterazioni del ciclo mestruale o maggiore ritenzione idrica durante la sindrome premestruale
- – Pelle secca e prurito diffuso, dovuti all’accumulo di tossine.
Questi sintomi, se presenti in modo ricorrente o associati tra loro, devono spingere a consultare il medico ed eseguire gli esami opportuni.
La prevenzione inizia da piccoli gesti quotidiani
Ci conforta sapere che la salute renale si può preservare, spesso con semplici accorgimenti. La prevenzione passa per uno stile di vita sano e una maggiore consapevolezza del proprio corpo.
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IDRATAZIONE
Bere almeno 2lt di acqua al giorno è fondamentale per facilitare la funzione di filtrazione dei reni. Maggiore è il volume delle urine prodotto nelle 24 ore, più basso sarà il rischio di formare i calcoli. Gli urologi consigliano di assumere acque a basso contenuto di sodio, e un buon contenuto di calcio e bicarbonati. L’ideale è eliminare almeno 2 litri di urine limpide al giorno.
Le donne, in particolare, dovrebbero prestare attenzione a mantenere un’idratazione regolare durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa, fasi in cui i fabbisogni di acqua possono variare.
Rocchetta, Acqua della Salute leggera e attiva, è amica dei reni perché è così leggera che entra rapidamente in circolo svolgendo un vero e proprio lavaggio interno, utile all’apparato urinario e alla funzione depurativa renale.
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ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA E POVERA DI SALE
Un eccesso di sodio nella dieta può aumentare la pressione arteriosa e sovraccaricare i reni. Per questo è consigliabile ridurre il consumo di cibi industriali, snack salati, insaccati e formaggi stagionati.
La dieta ideale per i reni include:
- – Verdura e frutta fresche (in particolar modo gli agrumi)
- – Cereali integrali
- – Legumi (senza eccessi proteici)
- – Pesce e carni magre
- – Olio extravergine d’oliva come condimento principale.
Saper leggere correttamente le etichette ci aiuta a scegliere i prodotti con meno apporto di sodio e prendersi cura di sé. Leggi qui come imparare a leggere le etichette nutrizionali.
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CONTROLLI REGOLARI E ATTENZIONE AI VALORI
Gli esami del sangue e delle urine possono rivelare in anticipo eventuali segnali di sofferenza renale. È utile controllare periodicamente:
- – Creatinina e azotemia
- – Velocità di filtrazione glomerulare (GFR)
- – Esame delle urine (per rilevare sangue o proteine)
- – Pressione arteriosa
Le donne con familiarità per malattie renali, diabete o ipertensione dovrebbero eseguire questi controlli almeno una volta all’anno.
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ATTIVITÀ FISICA REGOLARE
Sovrappeso e obesità sono potenti fattori di rischio per la calcolosi urinaria, oltre che per il diabete e le malattie vascolari. L’esercizio fisico aiuta a mantenere sotto controllo il peso, riduce il rischio di diabete e ipertensione e migliora la circolazione. Bastano 30 minuti al giorno di camminata, nuoto o ginnastica dolce per contribuire alla salute dei reni.
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USO CONSAPEVOLE DEI FARMACI
L’uso prolungato o scorretto di alcuni medicinali — in particolare antinfiammatori non steroidei (FANS) — può danneggiare i reni. Prima di assumere integratori o farmaci di automedicazione, è bene confrontarsi con il medico o il farmacista, soprattutto in presenza di altri fattori di rischio.
Attraverso una corretta idratazione, un’alimentazione equilibrata, controlli periodici e uno stile di vita sano, è possibile prevenire molte patologie renali o individuarle in fase precoce.
APPROFONDIMENTI:
– Le 8 regole d’oro per prevenire le malattie renali
– Gli analgesici possono causare danni renali?
– Differences in the epidemiology, management and outcomes of kidney disease in men and women