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L’alimentazione che aiuta a prevenire i calcoli renali

Non tutti i calcoli sono uguali, tuttavia per prevenirli è di grande importanza l’alimentazione, che deve essere povera di sodio e di proteine animali.

La nefrolitiasi (calcolosi urinaria) è una patologia con un alto indice di ricadute. Si stima che in Italia circa il 10% della popolazione abbia sofferto almeno una volta di calcoli. Questa malattia è in crescita a causa di una più elevata assunzione di proteine animali, fra i principali responsabili della formazione dei calcoli.

La presenza di formazioni solide nell’apparato urinario (calcoli) sono dovute alla precipitazione ed aggregazione di sostanze disciolte nelle urine.

I componenti più frequenti, che danno luogo ai calcoli, sono:

      1. Calcio
      2. Ossalato
      3. Acido urico

Seguire un’alimentazione corretta è il primo passo per prevenire i calcoli renali, poiché la composizione delle urine è direttamente correlata alla dieta.

Cosa fare in caso di calcoli di ossalato di calcio?

Occorre seguire una dieta a basso contenuto di sale, proteine animali e zuccheri e limitare o escludere dalla dieta i cibi ricchi di ossalati.

Quali sono gli alimenti ricchi di ossalato?
Ebbene, alcuni ne sono particolarmente ricchi:

  1. Spinaci
  2. Rabarbaro
  3. Bietola
  4. Broccoli
  5. Barbabietole rosse
  6. Nocciole
  7. Cioccolato
  8. Frutti di bosco

Per assumerli è consigliabile abbinarli ad una fonte di calcio, che ne riduca l’assorbimento intestinale.

Quale abitudine alimentare aiuta a prevenire i calcoli?

In primo luogo, è bene ridurre al minimo il consumo di sale nella preparazione e nella cottura dei cibi, evitando di aggiungerne ai piatti in tavola.

Evitare poi i cibi trattati con sale, conservati in scatola, in salamoia, essiccati o affumicati e preferendo il pane sciapo ed i formaggi freschi, che sono meno ricchi di sale.

Cosa fare in caso di calcoli da acido urico?

Va stabilita una dieta con un apporto calorico controllato e una riduzione del quantitativo di purine, contenute soprattutto in prodotti di origine animale. I cibi che ne contengono elevate quantità, infatti, fanno aumentare l’escrezione urinaria di acido urico e tendono a rendere le urine più acide, favorendone la precipitazione.

Occorre limitare anche l’apporto di quota proteica ed evitare o ridurre frutti di mare, acciughe, sardine sott’olio, aringa, caviale, frattaglie, estratti e brodo di carne, cacciagione, carni rosse, dolcificanti e alcolici.

Per rendere le urine meno acide va incoraggiata l’assunzione di frutta e verdura (purché non sia molto zuccherina).

La dieta  consigliata per chi soffre (o ha sofferto) di calcoli suggerisce l’assunzione di carboidrati integrali, che hanno un indice glicemico più basso e sono ricchi di fibre.

La frutta contiene potassio, citrati e magnesio che svolgono un’azione protettiva delle vie urinarie.

Qualsiasi sia il tipo di calcolo renale di cui si soffre, è sempre consigliato consumere 2-3 litri di acqua al giorno, poiché essa esercita un’azione preventiva della calcolosi renale, diluendo i sali escreti nelle urine impedendone l’aggregazione.

Un’acqua oligominerale naturale bicarbonata, non eccessivamente povera di calcio e a basso residuo fisso, come Acqua Rocchetta, facilita l’eliminazione di acido urico, che può concorrere alla formazione di calcoli renali.

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