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Le conseguenze del cambio stagione sulla pelle

L’autunno ci ha messo un po’ ad arrivare, dicembre è alle porte…ma vi siete mai chiesti quali siano le conseguenze del cambio stagione sulla pelle?

La SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia) ci ricorda che tutti gli agenti atmosferici possono influire negativamente sulla salute della pelle. Per questo è bene tutelarsi in maniera adeguata e i primi cambi di stagione sono spesso rivelatori.

Cosa succede in estate alla pelle?

Siamo abituati a pensare che il sole faccia male, dimenticando spesso i suoi benefici a tutto l’organismo. Ad esempio:

1) è un antistress naturale;
2) la luce solare stimola la produzione di vitamina D, essenziale per le ossa;
3) concilia il sonno e ne migliora la qualità perché incentiva la produzione di melatonina;
4) favorisce la guarigione di alcune dermatiti e casi di psoriasi;

Tuttavia sappiamo bene che l’azione dei raggi UV rischia di provocare danni permanenti alla pelle, la quale, in un tentativo di difendersi, diventa autonomamente più dura e spessa.

Come influisce l’arrivo dell’autunno sulla pelle?

In autunno, col diminuire dell’intensità del sole, la pelle diventa più sottile, in modo da assorbire una quantità maggiore di raggi UV.

L’azione degli agenti esterni, come il freddo, l’umidità e gli sbalzi di temperatura, tende a seccare la pelle, rendendola opaca e irregolare. Questo spesso comporta il ripresentarsi di patologie che avevano beneficiato dei raggi UV, come le dermatiti allergiche e atopiche, la psoriasi e l’acne.

In estate assistiamo ad una vasodilatazione, per cui la pelle è maggiormente irrorata di sangue e ossigeno. L’abbassamento delle temperature, e via via l’arrivo del freddo invernale, induce alla vasocostrizione, che può comportare secchezza cutanea.

Gli sbalzi di temperatura, comuni nella stagione autunnale, possono provocare stress cutaneo, che si traduce in arrossamenti e irritazione della pelle. La grana della pelle appare più ruvida e disomogenea e soggetta a screpolature.

Il freddo nemico della pelle.

Il gelo invernale può provocare problemi come la couperose o la rosacea, o anche l’acne.

Il freddo colpisce i capillari, per una fragilità che può essere congenita ma anche svilupparsi nel corso della vita. Si va quindi dalla couperose che è un iniziale arrossamento di guance, naso e parti del collo – e può diventare da temporanea a cronica – alla rosacea che è una malattia infiammatoria caratterizzata da eritema e lesioni dolorose.

Ciò che accomuna l’influsso negativo del freddo e il comparire di couperose o rosacea è la secchezza della pelle. Ma anche chi ha la pelle grassa può avere problemi in inverno. Il gelo infatti può influire sulla produzione di sebo – una sorta di protezione che l’organismo innesca per proteggersi – e quindi di acne.

Con i malanni di stagione, come il raffreddore, le zone esterne alle vie aeree come naso e labbra, si screpolano. Bere molta acqua permette alle vie aeree di mantenersi idratate, in modo così da evitare fastidiose irritazioni.

Come evitare conseguenze del cambio stagione sulla pelle?

In autunno per permettere all’epidermide di assottigliarsi, è necessario adottare alcune precauzioni.

• Rimuovere cellule morte e impurità
• Utilizzare una crema idratante ed elasticizzante.
• Adottare una sana alimentazione, che prediliga vegetali freschi e di stagione e sia ricca di amminoacidi e vitamine, per favorire il benessere di pelle e cuoio capelluto.
• Mantenere l’organismo idratato

Se la pelle è ben idratata, le fibre che la sostengono sono toniche ed elastiche. Ma, come abbiamo visto in questo articolo, il suo equilibrio idrico può facilmente essere alterato da agenti esterni che possono causare fenomeni come disidratazione cutanea, pelle spenta e opaca.
Bere tanta acqua aiuta ad avere una pelle più giovane ed elastica. Acqua Rocchetta, grazie alle sue proprietà depurative e al suo basso residuo fisso, penetra all’interno dei tessuti a beneficio del benessere della pelle.

Leggi questo articolo per scoprire di cosa ha bisogno la pelle per stare bene!